
A seguito delle recenti rivelazioni, sembra che l’inchiesta sulla presunta frode fiscale di Hunter Biden, condotta dall’Internal Revenue Service (IRS), l’agenzia delle entrate americana, abbia subito interferenze politiche e favoritismi. Un membro dell’IRS, che aveva inizialmente denunciato tali interferenze e si era offerto di testimoniare davanti al Congresso, ha ora rivelato che, su ordine del Dipartimento di Giustizia, l’intera squadra investigativa incaricata del caso è stata rimossa. Questo whistleblower, che faceva parte della squadra, sostiene che questa mossa sia chiaramente una rappresaglia.
Secondo quanto riportato dal New York Post, un tabloid dell’impero Murdoch, e confermato dalla Fox News, il Dipartimento di Giustizia avrebbe ordinato la rimozione della squadra investigativa, come affermato dagli avvocati del whistleblower in una lettera inviata al Congresso. Nella lettera si sottolinea che l’agente speciale per la supervisione criminale dell’IRS rappresentato dai legali è stato informato che lui e l’intero team investigativo sono stati rimossi dall’importante e controversa indagine che riguarda il figlio del presidente. Questo agente aveva cercato di portare alla luce tali questioni di favoritismo, sfruttando la protezione prevista per i whistleblower dalla legge.
L’epurazione della squadra investigativa, dunque, sembra essere stata una decisione deliberata del Dipartimento di Giustizia. Questo sviluppo solleva interrogativi sulla neutralità e l’integrità dell’indagine fiscale su Hunter Biden, che sembra essere stata influenzata da interferenze politiche e da un trattamento preferenziale. Sarà importante monitorare gli sviluppi futuri riguardo a questa situazione e capire le implicazioni che potrebbe avere sul caso in corso.
Apr news
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