Cinque giorni di raid aerei russi in Siria hanno prodotto ripercussioni significative che stanno cambiando radicalmente le dinamiche del conflitto.
Prendendo di mira i gruppi ribelli anti-Assad, la Russia sta costringendo un riallineamento non solo tra gruppi ribelli rivali, ma anche tra i loro sostenitori regionali e internazionali.
La combinazione di potere militare siriano, Hezbollah, e delle eventuali truppe iraniane,
sostenuta dai raid aerei russi, potrebbe stabilizzare il regime di Assad.
Gli Stati Uniti dovranno decidere in breve tempo se la loro campagna contro lo Stato Islamico
sarà ampliata anche in una campagna anti-Assad, armando e sostenendo i gruppi ribelli ora sotto i bombardamenti da parte di Russia e Siria.
Il regime di Assad, che ha vissuto un declino drammatico nel corso dell’ultimo anno, probabilmente stabilizzerà la sua posizione territoriale e recupererà parte del terreno perduto.
Gli attacchi aerei russi, finanziati dal Cremlino nella campagna contro lo Stato Islamico, sono in realtà parte di una campagna pro-Assad.
Una piccola percentuale di attacchi aerei hanno preso di mira lo Stato islamico; la maggior parte sono stati contro Jaysh al-Fatah, la coalizione dei ribelli anti-Assad più efficace.
Le forze di terra dell’esercito siriano, di Hezbollah, di varie milizie e delle truppe iraniane sono supportate dai bombardamenti russi.
Se gli attacchi aerei riescono a ridurre la pressione sulla roccaforte costiera del regime e del territorio intorno ad Aleppo, la coalizione filo-Assad potrebbe accelerare ulteriormente il combattimento cercando di guidare i ribelli a nord verso la Turchia.
Il campo di battaglia del sud, vicino ai confini israeliani e giordani, dove le forze ribelli hanno avuto notevole successo, non è stato ancora preso di mira dagli attacchi russi.
Ora che la Russia ha dichiarato che tutti i combattenti anti-Assad sono un target, probabilmente i gruppi ribelli almeno nelle aree settentrionali si uniranno, e Jabhat al-Nusra – affiliato di al-Qaeda – potrà rivendicare un ruolo di primo piano.
Il gruppo Ahrar al-Sham la scorsa estate ha dichiarato al Washington Post di essere un gruppo ribelle tradizionale senza alcun legame con Al Qaeda o al-Nusra.
Nel frattempo, Kataib Abu Amara, uno dei primi gruppi di ribelli formatisi ad Aleppo, ha riferito di aver aderito ad Ahrar al-Sham.
La Russia non sta facendo nessuna distinzione tra gruppi ribelli negli attacchi aerei.
La politica degli Stati Uniti, per quanto riguarda il sostegno ai ribelli siriani, finora è stata costruita intorno all’obbiettivo di combattere lo Stato Islamico con due protagonisti, il Pentagono e la CIA che addestrava ed equipaggiava i ribelli.
Il Pentagono ha subito ripetute battute d’arresto e non ha prodotto sufficienti risultati per giustificare il costo delle operazioni, sia in termini di denaro che di reputazione.
La CIA ha avuto qualche risultato in più, ma ora i ribelli da loro addestrati sono stati presi di mira dai raid aerei russi.
Gli Stati Uniti devono ora decidere se sostenere i gruppi ribelli anti-Assad o quelli concentrati solo sulla lotta allo Stato islamico.
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