L’amministrazione Obama sta valutando le opzioni per estendere la presenza militare degli Stati Uniti in Afghanistan e si prepara ad invertire una precedente decisione del presidente di ritirare la maggior parte delle truppe americane entro la fine del 2016.
La guerra statunitense in Afghanistan entra nel suo 15° anno e, secondo gli esperti, un annullamento della decisione di Obama di ritirare le truppe è sempre più probabile, dopo il recente attacco dei talebani alla città di Kunduz.
Davanti ad una commissione, il comandante delle forze Usa in Afghanistan, il generale John F Campbell, ha delineato le motivazioni per mantenere la presenza americana e della NATO in Afghanistan fino al 2018 – o forse più a lungo.
“Le condizioni sul campo sono cambiate”, ha detto Campbell, che ha proposto alla Casa Bianca e al Pentagono una serie di diverse opzioni per il mantenimento delle truppe Usa in Afghanistan nel corso dei prossimi anni.
Lo scorso anno Obama aveva deciso di ridurre le truppe Usa, attualmente a 9.800 in Afghanistan, per arrivare a 1.000 per l’ambasciata americana a Kabul entro la fine dell’anno.
Questo comporterebbe la chiusura della base aerea di Bagram e il ritiro di tutte le forze americane fuori della capitale.
Il crescente numero e la frequenza degli attacchi talebani e l’ingresso dello Stato islamico in Afghanistan stanno sollevando serie preoccupazioni a Washington.
“C’è chiaramente una tendenza al deterioramento”, ha detto il senatore John McCain, presidente della Commissione Forze Armate del Senato.
A Bruxelles, il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg si incontrerà giovedì prossimo con i ministri della difesa dei 28 stati membri dell’alleanza. La NATO sta valutando piani a lungo termine in Afghanistan, compresa la possibilità di una base permanente congiunta NATO-USA.
La NATO ha basi regionali a Herat, Kandahar, Laghman e Mazar-el-Sharif e il quartier generale a Kabul. L’alleanza e gli altri partner della coalizione con gli Stati Uniti hanno 12.000 soldati in Afghanistan.
“Le probabilità che il presidente Obama lascerà diverse migliaia di soldati americani ancora in Afghanistan sono alte” ha detto Michael O’Hanlon.
L’invasione guidata dagli Stati Uniti in Afghanistan è iniziata il 7 ottobre 2001.
Campbell ha detto al Senato che il raid aereo Usa all’ospedale di Kunduz è stato un errore, ma che il bombardamento era stato condotto dagli Stati Uniti su richiesta delle forze afghane.
Il bombardamento ha ucciso 22 persone e MSF ha chiesto un’indagine indipendente dalle Nazioni Unite.
https://aprnews.net/2015/08/21/guerra-allisis-un-affare-da-milioni-di-dollari/
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