Due persone sono state giustiziate da miliziani dell’Isis a Sirte, la città che i jihadisti controllano dalla fine di febbraio scorso. Le vittime erano una donna di nazionalità marocchina, condannata a morte per ‘stregoneria e magia nera’ e decapitata sulla pubblica piazza e un uomo palestinese fucilato con l’accusa di essere una spia. Tutto si è svolto in piazza sotto gli occhi di cittadini costretti a partecipare al macabro rito. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato nel mese di dicembre, IS ha tra i 2.000 ei 3.000 combattenti in Libia, di cui 1.500 a Sirte.
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