Questa settimana gli attacchi aerei degli Stati Uniti in Siria hanno ucciso almeno tre estremisti ben noti, tre terroristi le cui storie risalgono alla fondazione di al-Qaeda.
Mentre la morte di Rifai Ahmed Taha Musa non è stata confermata, i media di al-Qaeda hanno fatto elogi funebri per Abu Firas al-Suri e Abu Hamam al-Suri.
I tre uomini erano in Siria con Jabhat al-Nusra, affiliato siriano di al-Qaeda, dove Abu Firas era membro del Consiglio della Shura del gruppo.
La perdita di tre importanti figure di Al Qaeda in sola una settimana non significa la distruzione di al-Qaeda, ma indica che gli Stati Uniti sono riusciti a colpire persone che si trovavano sul radar dell’anti-terrorismo da decenni.
Voci non confermate sostengono che Rafai Ahmed Taha Musa è stato ucciso in un attacco aereo il 5 aprile ad Idlib. Musa era un ex leader del gruppo terrorista egiziano al-Gama’a al-Islamiyah, ruolo ricoperto anche dall’attuale leader di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri.
Musa ha firmato la fatwa di Osama bin Laden del 1998 contro l’Occidente, ed è stato coinvolto negli attentati alle ambasciate statunitensi in Africa orientale quello stesso anno.
Era stato imprigionato in Egitto, ed è stato rilasciato ad un certo punto dopo la caduta del presidente Hosni Mubarak.
Con quattro decenni di esperienza accanto ad alcuni dei più famosi terroristi, da bin Laden allo ‘Sceicco cieco” Shaykh’ Omar Abdel-Rahman, è difficile sopravvalutare il potere simbolico che Musa ha portato a Jabhat al-Nusra in Syria.
Il 5 aprile è stata confermata la morte di Musa e il 3 aprile la morte di Abu Firas al-Suri e Abu Hamam al-Suri, decesso confermato dagli elogi funebri di al-Qaeda.
Sia Abu Firas sia Abu Hamam erano membri di quello che è stato confuso con l’etichetta ‘Il Gruppo Khorasan,’ termine che si riferisce semplicemente a un gruppo di alti membri di al-Qaeda dispiegati in Siria per aiutare Jabhat al-Nusra.
Entrambi gli uomini si erano uniti ad al-Qaeda già dai primi giorni della nascita del gruppo, e per più di tre decenni sono stati coinvolti nel terrorismo in Afghanistan, Yemen e molti altri paesi.
Che tre uomini con così importanti storie all’interno di al-Qaeda siano finiti in Siria, è un’indicazione di come il centro del movimento jihadista globale si sia ridirezionato verso la Siria.
Il pensiero comune sul al-Qaeda si concentra sull’idea che la cosiddetta ‘al-Qaeda centrale, riferendosi al gruppo dirigente, sia nascosta in Afghanistan e Pakistan e sia sulla difensiva, mentre i suoi affiliati (al -Qaeda nella penisola arabica e al-Qaeda nel Maghreb islamico) siano all’attacco.
Queste morti suggeriscono che Al Qaeda centrale non è solo un gruppo composto da una ristretta cerchia di senior leadership, ma che è anche un’eredità di vasta esperienza, impersonificata da figure come Abu Firas al-Suri o Taha Musa.
Al Qaeda centrale ha apparentemente più libertà di movimento data la notorietà dei suoi combattenti.
E la Siria è diventata un altro Afghanistan.
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