Traffico degli organi

fonte RIMUN 2017

Premessa : Oggi vi racconto la parte sul traffico degli organi,

Gli organi dei bambini sono i più pregiati e costosi, ma dato che il numero degli orfani e dei rifugiati è alto, il materiale non manca” raconta il mio interlocutore

TERZA PARTE

I due uomini che stanno mangiando in modo gustoso il proprio hamburger con le patatine fritte continuano a rispondere alla mie domande senza battere ciglio. Gli argomenti di cui si parla sono tutt’altro che ordinari ma si vede che per loro sono tematiche che gestiscono quotidianamente.

Ovviamente le informazioni che ricevo sono parziali e filtrate, ma è chiaro che conoscono bene gli argomenti di cui parlavano.

Non conosco il loro nomi e non insisto di sapere più di quello che sono disposti a dirmi.

Ridono e scherzano e io dentro di me sono inorridita, questo loro non lo sanno perché le mie domande sono dirette.

Tutto l’incontro si svolge in lingua araba con un interprete che traduce la nostra conversazione. Dato che non mi è stato consentito registrare l’incontro, non saprò mai quanto fedele sia stata la sua traduzione, ma essendo un interprete di mia fiducia so di potermi fidare.

Quando si parla di traffico d’organi, esistono diversi casi: in alcuni una persona permette il prelievo dei propri organi per denaro, in altri le persone vengono uccise durante l’intervento per prelevarne organi e tessuti. Avvengono inoltre diverse scomparse improvvise di minori, clandestini e rifugiati che si sospettano essere rapiti e uccisi per espiantarne gli organi.

E’ un business che è in aumento in tutto il mondo, in cui sono coinvolte diverse figure come organizzazioni criminali, mediatori e medici senza scrupoli. Purtroppo, i più poveri vendono per pochi spiccioli alle organizzazioni criminali le parti del proprio corpo per sfamare la famiglia. Queste rivendono questi organi ai richiedenti a prezzi altissimi. Le operazioni di espianto, che costano tra 100.000 e 200.000 dollari a spese del ricevente, sono spesso svolte in strutture mediche clandestine.

Ho chiesto di spiegarmi come funziona la vendita degli organi, e come sono strutturate l’offerta e la domanda.

Innanzitutto bisogna chiarire che queste cose non succedono nelle grandi città“ è stata la premessa. Tutto questo traffico si svolge, quasi sempre, lungo il confine tra Siria e Iraq, in cittadine come Kilis (al confine tra Turchia e Siria, ndr).

Molti medici sono coinvolti in questi traffici perché si tratta di procedure molto complesse in cui il loro coinvolgimento è indispensabile”.

Le vittime sono sovente pazienti che entrano negli ospedali perché feriti o malati, e se sono fortunati ad uscire vivi, si accorgono che gli manca qualche organo.

All’inizio della guerra il traffico era fiorente, soprattutto tra il 2012 e il 2014, perché le persone non sospettavano dell’esistenza di questi traffici.

Succedeva che una persona entrasse in ospedale per una frattura o per qualche ferita meno grave e che morisse senza motivazioni apparenti. Successivamente i famigliari scoprivano che gli organi del proprio caro erano stati espiantati. Quello è stato uno dei momenti molto “buoni per il nostro lavoro”, confessa il mio interlocutore.

Dopo il 2014 si è sparsa la voce e sempre meno persone entravano volontariamente in ospedale, per paura di diventare vittime di questi traffici.

Tutto questo lavoro è svolto da diverse organizzazioni criminali che operano a livello internazionale, come la mafia siriana, turca ed altre.

Gli organi espiantati dalle vittime vengono inviati negli ospedali turchi confinanti con la Siria per essere impiantati e qualche volta vengono inviati a destinazioni più lontane.

Il problema più grande è avere un cuore in buono stato che è un organo molto ricercato ma difficilmente reperibile a causa delle difficoltà della procedura medica. L’organo in realtà si trova facilmente ma le procedure sono troppo complesse per mantenere l’organo vivo fino al trapianto.” continua a raccontare il trafficante.

Gli ordini arrivano da tutto il mondo, Europa, Stati Uniti d’America e la rete è ben organizzata per provvedere ai bisogni dei propri clienti. La Gran Bretagna è uno dei Paesi dove si lavora maggiormente.

I prezzi variano in base all’età della vittima, del suo peso e della sua salute.

Gli organi dei bambini sono i più pregiati e costosi, ma dato che il numero degli orfani e dei rifugiati è alto, il materiale non manca.

Si vendono tutte le parti del corpo ma quelle più richieste, perché più facili da maneggiare, sono i reni, le articolazioni del gomito e delle ginocchia.”

E’ risaputo che nel mercato nero degli organi si trattano tutte le parti del corpo, probabilmente questa organizzazione traffica solamente con le più richieste.

L’osso del gomito, come spiega, può avere un prezzo da 2000 fino a 5000 dollari. Il trafficante non ha voluto rivelare i prezzi degli altri organi ma non è difficile, con una ricerca on line, trovare un listino prezzi di questo macabro traffico. Ad esempio un cuore sul mercato nero oscilla tra 130.000-160.000 dollari.

A causa dell’estrema povertà le persone mettono annunci sul web per vendere un rene, nella speranza di poter sfamare la famiglia, fatto che disturba i trafficanti sottraendo loro parte dei guadagni. Il guadagno in questi traffici diventa alto quando le vittime vengono direttamente rapite da loro, in tal caso si espiantano tutti gli organi utilizzabili senza dover pagare nessuno e il profitto per la organizzazione criminale è massimo.

Per questo motivo le persone che cercano di attraversare la frontiera in modo illegale sono le vittime preferite.

Le famiglie che fuggono dalla guerra in piccoli gruppi sono facili prede. E’ più facile sequestrare i bambini e le donne mentre gli uomini vengono sovente uccisi se creano troppi problemi. Negli ultimi tempi, però, sempre meno persone viaggiano da sole, dopo aver saputo di questi traffici, organizzandosi in grandi gruppi che non è facile attaccare.

Tutto questo crea problemi per l’organizzazione in quanto a volte manca la “merce” perché le persone non si fidano più degli ospedali e non attraversano da soli le frontiere.

Ma nonostante tutto gli affari continuano a proliferare e il traffico degli organi continua ad essere fiorente riempiendo le casse delle organizzazioni criminali.

Sovente succede che i donatori non ricevano il pagamento promesso né la necessaria cura post-chirurgica, il che li indebita ancora di più se sopravvivono.

Il traffico degli organi è diventato un problema internazionale, che purtroppo ha sviluppato il turismo del trapianto verso i Paesi poveri.

Il WHO (World Health Organization) stima che un quinto di tutti i reni trapiantati ogni anno provengano da traffici illeciti.
Apr news

Andreja Restek

CONTINUA DOMANITraffico delle armi ..



Categorie:Cronaca, Esteri, Inchieste Varie, Personaggi, Politica

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