Europa applica l’embargo alla Russia e danneggia se stessa

Russia, Duma, ph © Andreja Restek

L’embargo posto dall’Europa alla Russia non ha per niente danneggiato il Paese dell’est, al contrario. Da gennaio a maggio il volume del commercio tra Cina e Russia, i due paesi più grandi del pianeta, sono arrivati a 32,39 miliardi di dollari. Le esportazioni dalla Cina alla Russia in 5 mesi sono cresciute del 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le importazioni dalla Federazione Russa sono incrementate del 30%.

Altri accordi commerciali importanti sono stati raggiunti tra Russia e Turchia e hanno un valore di svariati miliardi di dollari nel campo petrolifero. Ma non è stata esclusa una potenza come l’India con cui sono stati stilati accordi nel campo militare, anch’essi del valore di diversi miliardi di dollari.

Attualmente ci sono trattative commerciali con la Marina militare brasiliana interessata all’acquisto di navi missilistiche dalla Russia. Tutti i più grandi e importanti Paesi del mondo stanno lavorando con la Russia e la Cina a parte l’Europa e gli Usa.

Oggi il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto con il quale la Russia prolunga le contro-sanzioni contro la Unione Europea sino alla fine del 2018. Lo riportano le agenzie russe. L’embargo è costata all’Italia 3,6 miliardi di euro di perdita nei diversi settori.

L’Europa sta perdendo i mercati più importanti per seguire le politiche e gli interessi altrui senza pensare al bene dei propri cittadini.
Apr news



Categorie:Cronaca, Esteri, Politica

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