I conflitti persistenti e i governi desiderosi di vendere i loro armamenti hanno portato ad un drammatico aumento delle vendite globali di armi.
Nel 2017, sia gli Stati Uniti che la Russia hanno stabilito record nelle vendite dei rispettivi hardware militari e nel 2018 probabilmente supereranno quei record.
Ogni paese promuove aggressivamente le esportazioni di armi: il governo degli Stati Uniti sta approvando le vendite militari all’estero (FMS) verso i paesi dall’Ucraina al Bahrain, mentre la Russia sta raggiungendo accordi per vendere sistemi militari avanzati alla Turchia, agli Emirati Arabi Uniti (UAE), al Qatar e all’Egitto. Alcuni paesi stanno acquistando sistemi da entrambi i paesi, che è un modo per coprire le loro scommesse militari e geopolitiche.
Il Medio Oriente rimane la regione più importante per le vendite di armi di entrambi i paesi.
el 2017 gli Stati Uniti hanno venduto $ 22 miliardi di armi ai paesi del Vicino Oriente e dell’Asia centrale. La Russia ha trasformato il suo sostegno militare per il regime di Assad in Siria in una terrificante vetrina per i suoi aerei e sistemi missilistici. Gli Emirati Arabi Uniti stanno ora valutando l’ipotesi di acquistare dieci o più caccia avanzati russi Sukhoi Su-35.
l Medio Oriente ha rappresentato un aumento del 20% delle vendite di armi russe nel 2017, cifra che crescerà nuovamente nel 2018. La Russia ha firmato accordi importanti con Riyadh per includere il sistema missilistico antiaereo S-400, un sistema che la Russia ha presentato in Siria.
La Turchia ha anche acquistato l’S-400 dalla Russia, mossa notevole da parte di un membro della NATO.
Il 5 marzo scorso il presidente russo Putin ha parlato ad una riunione dei funzionari del governo e dell’industria militare. “La portata della nostra cooperazione tecnico-militare continua a crescere costantemente come numero di aree geografiche. Il numero di partner ha già superato un centinaio di paesi”.
Putin ha anche affermato esplicitamente che il conflitto siriano ha dimostrato il valore dei sistemi militari russi, affermando che” la Russia svilupperà attivamente la cooperazione tecnico-militare con tutti i paesi interessati, anche nei segmenti tecnologici come quelli per gli armamenti dell’aviazione, della difesa aerea, delle truppe di terra e della Marina che hanno dimostrato la loro massima efficienza durante l’operazione siriana”.
Gli Stati Uniti cercano di vendere interi sistemi, che è il concetto di interoperabilità tra alleati.
L’acquisto turco dell’S-400 russo è preoccupante per gli altri membri della NATO, poiché l’S-400 è stato specificamente progettato per contrastare gli aerei della NATO.
Le vendite di armi degli Stati Uniti sono finanziariamente significative – hanno venduto 112 miliardi di dollari in armi all’Arabia Saudita nel periodo 2008-2016.
l 1 marzo hanno accordato un’altra vendita geopoliticamente simbolica per un valore di 47 milioni di dollari di missili Javelin in Ucraina. Si tratta di un missile anticarro “fire and forget” dal costo di $ 246.000 ognuno che avrà una grande importanza per l’Ucraina nel conflitto contro i separatisti sostenuti dalla Russia nella parte orientale del paese.
L’amministrazione Trump afferma apertamente che l’aumento delle vendite di armi negli Stati Uniti è una priorità nazionale.
l 2010 è stato un altro anno da record per le vendite di armi. Gli Stati Uniti hanno promosso l’F-35 estremamente costoso come il ” caccia del futuro”, mentre la Russia sta promuovendo il suo caccia di quinta generazione SU-57 allo stesso modo, sebbene sia ancora in pre-produzione, mentre l’F-35 è già sul mercato.
L’India, un partner finanziario vitale per lo sviluppo del SU-57, ha recentemente ingaggiato gli Stati Uniti nei colloqui sull’F-35, mossa che avrebbe ostacolato se non paralizzato il pieno sviluppo dell’SU-57. La Russia ha usato di recente due caccia stealth in una serie di bombardamenti di alto “successo” in Siria, usando ancora quel conflitto per fare sfoggio delle armi per il mercato.
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